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SUPER MARIO RPG – Alla ricerca delle 7 stelle…in HD! C’È ANCORA DOMANI – Un vero gioiello italiano. RISCOPRIAMO…PORTAL!

Momenti più interessanti del gioco principale (non in ordine):

1. Un capopalestra è il capo del team “cattivo”.

È da un bel po’ che non succedeva…penso dal primissimo gioco. Il capo del Team Yell, rimasto nell’anonimato fino alla fine, si rivela essere il settimo capopalestra Ginepro (che nome del cavolo). E non solo…è il fratello di Mary! A differenza di Giovanni del Team Rocket, però, Ginepro è simpatico.

2. Il combattimento contro Eternatus.

Eternatus è brutto come il peccato. Non ho capito se è stato creato in questo modo di proposito o mancavano di fatto le idee per inventare un leggendario figo. Il combattimento finale contro la sua forma Gigantamax, però, è epico. Non solo per la musica e nemmeno perché è un nemico potentissimo, ma perché noi e Hop abbiamo l’onore di essere supportati da Zacian e Zamazenta!

Esatto. Combattimento 4 contro 1, in perfetto stile Raid. Ma con due dogghi leggendari. Meraviglia.

3. Non ci sono i Superquattro.

Cambiamento inaudito nella struttura della Lega Pokémon. Finita la sfida delle palestre, bisogna arrivare al Campione, ma non sarà per niente facile perché bisogna affrontare un torneo, non più i Superquattro. In questo torneo non solo bisogna sconfiggere i tre rivali, ma riaffrontare i Capipalestra di Galar molto più difficili.

Finalmente una vera novità. I Superquattro sono leggendari, ma questo nuovo sistema per arrivare al Campione ci sta alla perfezione.

4. Chi è il vero cattivo?

Capirete in pochissimo tempo che il Team Yell non è cattivo, sono solo dei rompimaroni super fanboy della povera Mary. Sono innocui, se li prendete a calci in culo.

Quindi, chi potrebbe mai essere il cattivo?

Verso la fine, in realtà, il Presidente Rose risveglierà Eternatus per proteggere Galar. Una misura estrema e stupida, in realtà. Ovviamente, farà di tutto per fermarci. Però, anche lui non è cattivo. L’ha fatto per il bene della regione.

Stesso discorso per Olive: è una pazza isterica, ma la sua storia è davvero triste. Ogni azione che compie è per aiutare il suo mentore e salvatore, Rose. Non è cattiva al 100% nemmeno lei (anche se sospettavo potesse essere lei la vera villain del gioco).

Allora, chi cacchio è il cattivo umano del gioco? Nessuno. Stranamente, non c’è un vero e proprio villain, in questo gioco. Elemento di novità, ma anche di perplessità.

5. L’evoluzione di alcuni personaggi.

Come ho già detto, una grande qualità di questo gioco riguarda i personaggi. Alcuni di essi subiscono una grande evoluzione, non solo in termine di “rango”, ma anche di carattere. I nostri rivali ne sono un esempio lampante: Beet finisce per ereditare il ruolo di Poppy, dopo essere stato squalificato dalla sfida delle palestre, e sembra ridimensionare il suo ego. Mary acquista sempre più sicurezza, tanto da convincere il fratello a cederle il posto di Capopalestra, mentre Hop, che parte come sbruffoncello accollo rompimaroni all’ennesima potenza, subisce un sacco di colpi e la sua autostima collassa, costringendosi a mettersi di continuo in discussione. Il nostro migliore amico è di certo il personaggio che muta di più, nel corso della storia. Una grande maturazione viene raggiunta anche dalla meravigliosa Sonia, da giovane adulta a Professoressa di carattere.

Anche gli altri personaggi riescono a farsi apprezzare grazie alla loro personalità complessa, come Poppy, Ginepro e Olive.

6. Allontanamento dal canone.

Assenza di cattivo. Assenza dei Superquattro. Il Campione lo si può sfidare per davvero solo dopo aver sconfitto il leggendario cattivo. Il Campione ci regala lo starter, mentre Rose (e non Flora) è il protagonista dell’introduzione del gioco. Il leggendario della copertina del gioco non viene catturato durante la storia principale.

Come potete vedere, in “Pokémon Spada e Scudo” avvengono vari cambiamenti che allontanano questo gioco dal canone. Game Freak non avrà fatto centro in molte cose, ma è riuscito finalmente a cambiare un po’ le regole del gioco, dopo 7 generazioni.

2 thoughts on “POKÉMON SPADA È UN BUON GIOCO. ECCO, L’HO DETTO.

  1. Piloswineseyes ha detto:

    Io al solito, mi son tenuto ben lontano dagli spoiler perché ormai so che qualsiasi gioco Pokèmon venga fuori finisco per comprarlo. Dopo Let’s Go questo gioco ci stava alla grande. Certo, ho sentito un po’ la mancanza di Crobat (essendo fan sfegatato del tipo veleno) ma credo che molti giocatori di lunga data siano stati felici di liberarsi dalla piaga degli Zubat.
    Una cosa che mi ha fatto sganasciare è stata la presenza di Maractus. Prima dell’uscita in un forum un utente aveva scritto, a riguardo del pokèdex nazionale, aveva scritto un papiro sull’insensatezza della polemica esordendo con “A nessuno è mai fregato niente di Maractus e adesso vi lamentate perchè non lo inseriranno” e invece…
    A me l’assenza dei superquattro un po’ è pesata, forse però la mia è una reazione più dovuta alla nostalgia, in fondo il metodo del torneo finale è in linea con la struttura del gioco.

    1. RedNerd Andrea ha detto:

      Sì, in effetti Crobat è un Signor Pokémon che ho imparato tardi ad apprezzare, quindi è un peccato, però lo ammetto, ho esultato per la mancanza di Zubat rompiballe ovunque (anche se con i DLC, mai dire mai).
      Ahahahah Maractus fa sicuramente parte dei Pokémon che ogni tanto ti scordi che esiste (sarei curioso di leggere il papiro polemico, sarebbe la prima volta in cui leggerei qualcosa di impegnato su Maractus).
      Sì, a livello di nostalgia, l’assenza dei Superquattro si sente, anche perché davano quel colpo di scena in più alla storia, visto che alcuni venivano introdotti solo alla fine (Kahili di “Sole e Luna” ne è un esempio), però il torneo è molto fedele al gameplay di “Spada e Scudo” ed è per questo che mi è piaciuto.

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