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Finalmente, Direct decenti!

L’anno scorso siamo stati sommersi da pseudo-annunci direct improvvisati (giustamente) a causa della pandemia Covid, che ha sballato tutti i programmi.

Per quanto fossero apprezzabili gli intenti, i risultati usciti fuori non sono stati il massimo.

Un esempio molto lampante è quello del Pokémon Presents dell’anno scorso, diviso in due parti con lo scopo di generare un sacco di hype riguardo un possibile giocone futuro.

Il giocone si è rivelato essere una specie di battle royale online, “Pokémon Unite”. Ne sono rimasto così affascinato che ho dovuto ricercare il nome online. Me lo ero dimenticato.

Tra l’altro, non si hanno molte notizie di quel gioco, ultimamente.

Comunque, il 2020 è stato un anno delicato per gli appassionati dei grandi eventi videoludici e degli annunci in pompa magna.

Quest’anno, le cose sembrano cambiare.

Abbiamo già assistito, dopo più di un anno di assenza, ad un Nintendo Direct generale che, a mio parere, ha superato moltissimo le (basse) aspettative.

Poi, è stato tramesso un modesto State of Play, evento riguardante il mondo Playstation, il cui annuncio più corposo è stato riguardante la versione PS5 di “Final Fantasy VII Remake”, con tanto di episodio aggiuntivo dedicato a Yuffie (me felice).

Il giorno dopo lo State of Play, è arrivato il turno del Direct più temuto: il Pokémon Presents.

Visto il basso livello dell’anno scorso, ero pronto non al peggio, ma all’orrore puro.

E invece…è stato carino, nonostante un grandissimo NO.

Ma andiamo con ordine.


Il Pokémon Presents del 26 Febbraio è stato annunciato a sorpresa, a pochissimi giorni dall’evento, al fine di dare inizio al 25esimo anniversario del franchise Pokémon.

Il video in diretta è cominciato con un bellissimo montaggio commemorativo di tutti i giochi usciti dal 1996 ad oggi, con tanto di hashtag molto carini, dedicati ai giochi e alle attività possibili grazie alla serie Pokémon, come la condivisione e l’amicizia.

Decisamente un bellissimo modo per iniziare un diretta speciale.

Grazie a questo video, scopro un’amara verità.

Avevo solo un anno, quando uscirono Pokémon Rosso, Blu e Verde.

UN ANNO.

Sono passati ben 25 anni, da allora. *immagine di me, che guarda all’orizzonte, mentre una brezza nostalgica fa svolazzare i miei capelli*

So che non dovrei dirlo, perché sono ancora giovane…ma mi sono sentito leggermente vecchio.


Terminata questa bellissima opening, si passa all’argomento videoludico, con qualche aggiornamento su “New Pokémon Snap”, sequel del gioco per Nintendo 64 e previsto per la Nintendo Switch a fine aprile.

Non avendo mai avuto l’occasione di giocare al primo capitolo (non ho mai avuto una N64 tutta per me), sono curioso. Posso fare l’instagrammer wannabe cringe, fotografando una Squirtle mentre fa i dispetti ai suoi amici o a uno Snorlax mentre ronfa in beatitudine.

Non sarà un acquisto day one…ma sarà sicuramente mio.


A seguire, annunci riguardo vari eventi speciali per alcuni giochi già usciti, come raid su “Spada/Scudo”, ricompense per “Pokémon Café” e roba nuova per “Pokémon Go”.

Tutto molto carino, per carità…ma non gioco a nessuno di essi da una vita.


Terminati questi update, è il turno di un nuovo gioco Pokémon.

Il video comincia con una linea del tempo al contrario, partendo dal 2019, con “Spada/Scudo”, e procedendo fino al 2007.

L’anno di Diamante e Perla.

Alla fine, tutti quelli che speravano nel remake di Sinnoh SONO STATI ACCONTENTATI.

Sono in arrivo, entro fine anno, “Diamante Lucente” e “Perla Splendente”.

Una notizia stupenda…ma ci sono dei MA che più ci ripenso, più diventano giganteschi.

Il primo MA riguarda i nomi dei remake. Evviva l’originalità. Sono così banali che sminuiscono l’epicità di questi due titoloni, riducendoli a un anime per bambini.

Il secondo MA riguarda lo stile grafico. Alla faccia del miglioramento o dell’adattamento agli standard di “Spada/Scudo” (che non gridano al next gen manco per miracolo). Si tratta soltanto della versione poligonale 3D della grafica animata del DS…peraltro, nemmeno tanto ben riuscita.

Sembra più un “Let’s Go” che un remake. Anzi…è decisamente un involuzione, se paragonato con i remake dignitosi di Rubino e Zaffiro.

Spero che queste mancanze vengano compensate con l’inserimento in-game degli eventi dedicati a Arceus, Darkrai e Shaymin.

Sì, non accadrà mai, lo so, ma hanno messo Deoxys nei remake di Rubino e Zaffiro, possono fare pure questo.

La cosa che mi fa rabbia è che lo comprerò comunque (penso Diamante), nonostante mi stia lamentando.

What a clown am I.


L’annuncio dolceamaro dei tanti attesi remake di Sinnoh viene seguito da un altro annuncio, probabilmente la VERA sorpresa di questo Direct.

“Pokémon Legends Arceus”.

Sì, un gioco dedicato al Dio Pokémon.

Sinnoh non solo avrà un remake, ma anche un prequel, se ho capito bene.

Questo nuovo gioco non ha nessun MA o NO, ma tanti SÌ.

È ambientato in un periodo feudale e si vede dagli abiti (fighissimi) dei protagonisti. Ogni luogo è totalmente diverso dalle città super moderne a cui siamo stati abituati. Anche le pokéball sono “diverse”.

Bisogna creare e riempire il PRIMO POKEDEX DELLA STORIA.

Le generazioni in senso stretto vanno a farsi benedire, perché gli starter sono tutti di generazioni diverse: Cyndaquil (seconda), Oshawott (quinta) e Rowlet (settima).

Io avrò già da subito difficoltà perché adoro tutti e tre gli starter.

Il gameplay sembra essere diverso da quello della serie principale.

MA la novità più figa è che è un OPEN WORLD, come in “Zelda: Breath to the Wild”.

Finalmente possiamo esplorare bene la regione di Sinnoh, tra l’altro in versione “Giappone tradizionale”, un periodo storico sempre bello da vedere.

Che sia finalmente arrivato il titolo innovativo della serie videoludica?

La grafica sembra molto simile a “Spada/Scudo”, quindi vabbè, meglio di niente…potevamo beccarci la tristezza dei remake di Diamante e Perla.

A terminare questo superbo annuncio è l’apparizione di Arceus.

CHE LA DIVINITÀ SIA GIOCABILE IN-GAME? Speriamo di sì.

Il fatto che si chiami “Pokémon Legends” mi incuriosisce molto. Potrebbe trattarsi di una nuova serie spin-off, dedicata ad alcuni dei leggendari più importanti del mondo Pokémon.

Bisogna aspettare l’anno prossimo, ma non importa. Avranno il tempo per raffinare la grafica e il gameplay di quella che potrebbe essere la vera rivelazione di questo franchise videoludico. Spero ci intratterrano con parecchi video gameplay, nel corso dell’anno, magari senza spoilerare troppo.

Questo sì che sarà un acquisto day one assicurato.


Il nuovo Pokémon Presents finisce così, con questa bomba strafiga lanciata senza che nessuno se l’aspettasse. Chi mai avrebbe immaginato DUE giochi dedicati a Sinnoh?

Peccato che i remake sono bruttini, esteticamente. Peccato davvero.

Però sono davvero felice che febbraio sia diventando il simbolo del ritorno dei Direct fatti bene, dopo l’annata passata abbastanza negativa.

RedNerd Andrea

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