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Negli ultimi mesi, si è sentito molto parlare di “Pokemon Masters”. Di sicuro, è stato uno dei giochi per smartphone più attesi dell’anno.

Anch’io ero molto curioso. L’idea di fare battaglie usando i più famosi allenatori di tutte le serie videoludiche è molto interessante. Chi avrebbe mai pensato che avremmo potuto creare una squadra con Misty, Camilla e Gary/Blu?

Dopo tanta attesa, finalmente il gioco è stato reso ufficialmente disponibile per i cellulari.

Sinceramente, mi aspettavo qualcosa di più variegato. Al momento, il gioco è abbastanza monotono e simile a molti dei giochi free-to-play per finta. Continuo, però, a reputare l’idea di base molto figa.


Trama: Sei un giovane allenatore appena arrivato nella regione di Pasio e il tuo obiettivo principale è entrare nella Pokemon Master League. Visto che la competizione è alquanto agguerrita, decidi di formare una squadra con altri allenatori…


Sviluppato e pubblicato da DeNa, “Pokemon Masters” è un gioco di avventura-combattimento free-to-play (di base) e disponibile solo per Android e iOS.


Il protagonista siete voi. Interpretate un giovane allenatore in erba, appena arrivato nella regione di Pasio, inventata apposta per questo gioco. Potete scegliere se essere maschio o femmina, come nei giochi principali. Ovviamente il nome è a vostro piacimento, quindi dateci dentro con i vari “Arricciapasticcia”, “Chicchessia”, “Puzzolo” e “Malgioglio”. Io ho preferito restare umile e con un basso profilo, quindi ho messo un nome che è un mix tra il mio nome e il mio cognome.

È anche possibile personalizzare l’aspetto del tuo personaggio, anche se le opzioni sono veramente scarse. In “Pokemon GO” c’è molta più roba.

Gli altri personaggi utilizzabili, invece, sono tutti delle vecchie simpatiche conoscenze: capipalestra, Superquattro, assi lotta e allenatori dei vari capitoli videoludici. Non solo troverete grandi fan favourite come Blu, Misty, Brock, Iris, Karen, Koga e Bruno, ma anche le versioni ufficiali dei protagonisti che noi stessi abbiamo utilizzato nei giochi mainstream come Brendan di “Smeraldo”, oppure allenatori bonus come Demetra di “Diamante/Perla/Platino”. Ogni allenatore ha un pokémon in squadra che verrà utilizzato nelle lotte. Ovviamente gli sviluppatori hanno affiancato ai lottatori il loro compagno più iconico, quindi vedrete Misty-Starmie, Agatha-Gengar, Brock-Onix, Blu-Pidgeot e così via. Sembra davvero di tornare ai fasti degli anime o dei primi giochi. Alcuni personaggi hanno anche una variante, ma devo ancora capire come funziona.

Volete sapere quale pokémon ci viene assegnato a noi?

Indovinate.

Lui.

La mascotte del franchise.

Il pokémon più amato dal sottoscritto.

Pikachu.

Mamma mia, che abbinamento banale.

Non potevano mettere Ash, così da appioppare il sorcio giallo a lui, mentre davano a noi la possibilità di scegliere tra alcuni pokémon, tra quelli starter e basici?

No. Me tocca combattere con Pikachu.

Questo è il karma. Ne sono sicuro al 100%.

Al momento la scelta è abbastanza vasta, anche se molti allenatori iconici mancano all’appello. Dove sono i Campioni come Rocco e Camilla, oppure Vera? E i Prof? Datemi Kukui.

Buona notizia (si fa per dire) per tutti gli hater di Chiara di “Oro/Argento/Cristallo”. Non sarà un vostro avversario, ma potrete ottenerla come membro della vostra squadra. Indovinate chi è il suo pokémon compagno? Vi do un indizio: è una mucca ed è più coriacea di uno scarafaggio. Finalmente potrete riversare su altri avversari ciò che Chiara e Miltank fecero in passato a voi.

Altri personaggi di rilievo sono i villain del gioco, il Team Break, il cui outfit consiste semplicemente in maschere in bianco e nero sul volto di allenatori standard (come fantallenatori, bellezze e scienziati). Della serie “creatività portami via”. Non potevano mettere i cattivoni delle serie principali? Sai che epicità sarebbe combattere contro Jessie, James, Max e Ivan, Cyrus, ma soprattutto King Giovanni? Speriamo nei prossimi aggiornamenti.


La storia è semplicissima, è tipo quella che troviamo nei giochi mainstream: siamo un giovane allenatore alle prime armi, speranzoso e ottimista, che vuole diventare uno dei migliori e far parte della Pokemon Master League. Visto che ci sono un sacco di avversari formidabili, decidiamo di unire le forze con altri allenatori. Riusciremo nel nostro intento. Nel mentre, saremo anche costretti a fermare i piani maligni del Team Break.

Alla fine, si sa, abbiamo imparato a non fare più caso alle trame dei giochi pokémon (anche se alcuni titoli ci hanno regalato storie molto intriganti, come Bianco/Nero). Tanto ci sono i combattimenti, tutti giochiamo a Pokemon per le battaglie tra le nostre creaturine portatili. Però, sinceramente, mi sarei aspettato qualcosa di più complesso o diverso dal solito. Quando ci decidiamo a svecchiare la trama?

Tanto lo so che anche “Spada/Scudo” sarà la stessa storia, ma in ambientazioni diverse. So anche che lo prenderò al day one, perché sono un fan di lunga data e pure pirla.

Il team Break è molto scialbo. Non ho proprio capito il loro scopo e le loro motivazioni e non si sa nemmeno chi sia il loro capo, se ce n’è uno. Devo dire, però, che sto ancora a metà storia, quindi magari lo scoprirò a breve.

Il gioco è diviso in 18 capitoli, più due interludi. In ognuno di essi, dobbiamo reclutare nuovi allenatori e cercare di sconfiggere i membri della Lega. Chi sarà la nostra sfida finale?


La sceneggiatura non è molto coinvolgente. Dopo due o tre capitoli, ho cominciato a saltare i dialoghi, non notavo nulla di interessante.

C’è poca complessità sia nella caratterizzazione dei personaggi che nella trama.


Il gameplay è molto semplice.

Ogni capitolo è diviso in tre tipi di attività: in alcuni si va solo avanti nella storia, quindi si tratta di semplici dialoghi; in altri si combatte, mentre in altri siamo coinvolti in un mix di esplorazione, dialoghi e lotte. Sinceramente preferisco questo ultimo genere perché offre più varietà all’esperienza di gioco.

Prima di parlare della parte dei combattimenti, mi soffermo sulla formazione delle squadre.

Si combatte usando team di allenatori. Non è obbligatorio usare il nostro personaggio in ogni combattimenti, visto che bisogna formare i trii in base alle debolezze della squadra avversaria. Ci sono due modi per reclutare allenatori, chiamati in questo gioco “unità”: sbloccandoli andando avanti nel gioco oppure ottenendoli nel negozio, spendendo preziose gemme. Visto che le gemme non sono molte, se si gioca senza pagare (ci torno tra poco su questo), bisogna sperare di ottenere in pochi scout i più forti. La potenza e l’importanza dei personaggi è espressa in stelle. I più comuni ne hanno 3, i più forti ne hanno 5. Più stelle hanno questi allenatori, più alto sarà il loro livello massimo.

Ovviamente, bisogna avere tanto bucio per ottenere le 5 stelle. Non so come ho fatto, ma sono riuscito a ottenere alcuni super allenatori: la bellissima Karen, Superquattro di tipo buio; Brendan di “Rubino/Zaffiro/Smeraldo”; Ester, Superquattro di tipo spettro, e Alyxia, Kahuna di tipo roccia.

Quelli da 3 stelle, invece, sono super comuni. Può capitare di pescare anche cinque volte lo stesso personaggio. Non è una bella sensazione, soprattutto se lo reputi inutile.

Ogni pokémon possiede quattro mosse attive, due delle quali sono attive fin dall’inizio. Per sbloccare le altre due servono dei materiali. Le mosse possono infliggere danno, alterazioni di stato oppure rafforzare la squadra o curarla. Poi ci sono abilità passive che si attivano secondo parametri definiti, ma non sono riuscito ancora a sbloccarle perché non ho tutti i materiali necessari.

Ecco come funzionano le battaglie: si combatte a squadre di tre. Il primo che preme il pulsante di attacco, sferra l’offensiva. Chi è più veloce, può anche colpire subito dopo con un’altra mossa. Ogni squadra ha una barra mosse: sono delle tacche che si ricaricano con il tempo. Ogni mossa offensiva può sprecare un certo numero di tacche (da 1 a 3), mentre quelle che rafforzano o curano non sprecano la barra. Onde evitare abusi di rafforzamenti, è possibile effettuare gli attacchi difensivi solo un paio di volte in tutto (se il livello consiste in più battaglie, le cure e i potenziamenti fatti in una lotta rimangono usati fino alla fine del livello). Usate un certo numero di mosse, è possibile attaccare con un’unimossa, la mossa più potente dell’inventario: usatela appena viene resa disponibile. Può ribaltare completamente l’esito della battaglia.

Se volete attaccare un pokémon in particolare, basta cliccare su di esso. Stesso discorso per il pokémon che volete utilizzare per effettuare l’offensiva.

Finita la battaglia, possono essere ottenuti diversi collezionabili:

  • Gemme, utilissime per pescare nuove unità allenatore;
  • Monete, utili per comprare oggetti;
  • Materiali per sbloccare nuove mosse;
  • Capitoli nuovi della storia.

Inoltre, vengono guadagnati punti esperienza, con cui si può far salire di livello il pokémon.

Ora è il momento della sala giocatore, in pratica è il menù principale. Da qui si può scegliere cosa fare.

Ci sono quattro sottomenù importanti.

Il primo riguarda il negozio. Da qui si possono pescare unità e scambiare oggetti per ottenerne altri. Se avete molte monete, usatele per ampliare la vostra barra mosse oppure per ottenere cristalli evolutivi. Alcuni pokémon, raggiunte determinate condizioni, possono evolversi, ma bisogna accedere a episodi speciali, sbloccabili con questi frammenti.

Il secondo riguarda l’avventura. Ci sono diversi tipi di campagne: la storia principale, gli eventi (dove si può giocare in episodi aggiuntivi), gli episodi unità (piccoli episodi con cui si può interagire con gli allenatori sbloccati finora) e le aree extra (sfide difficili per ottenere strumenti rari). Gli eventi vengono aggiornati con il tempo, quindi meglio giocarli tutti.

Il terzo comprende tutte le opzioni utili per rafforzare la propria squadra, come la creazione di team precisi, il rafforzamento del livello dei pokémon e lo sbloccaggio del livello massimo o delle mosse aggiuntive.

Il quarto è il nostro palmare Porygon (almeno credo sia un Porygon…) in cui vengono contenute le nostre informazioni, come gli allenatori sbloccati, gli amici aggiunti tramite codice e le missioni da affrontare per sbloccare ricompense utili.

Fate attenzione a chi visita la vostra sala (sempre allenatori sbloccati per unità), potrebbero lasciarvi qualche oggetto.

Al momento le opzioni disponibili sono queste. Penso siano pochine, al momento.

La difficoltà del gioco si fa sempre più difficile con il procedere dei livelli, soprattutto quando non si hanno abbastanza pokémon forti come una determinata categoria. Bisogna pescare allenatori il più possibile, sperando nella fortuna. Chi ha soldi da buttare, può acquistare gemme aggiuntive usando denaro reale, ma la reputo una cosa davvero inutile, soprattutto perché non cambia nulla, mettendoci i soldi. Sempre fortuna serve.

Visto che sembra che ci spinga o a spendere soldi veri, non riesco a catalogarlo come vero e proprio gioco free to play, ma “pseudo free to play paraculo”.


La grafica è carina, niente di spettacolare, ma ci sta in un gioco per smartphone. Anche le ambientazioni sono simpatiche, anche se abbastanza banali. Pasio di certo non è un luogo pieno di novità.

La colonna sonora è simpatica, alcune tracce sono remix già sentite nei videogiochi principali. Il purista che è in me avrebbe messo quelle originali, ma anche queste non sono malaccio.


“Pokémon Masters” è un giochino piacevole, anche se la varietà di cose disponibili non è per niente vasta. La storia non è molto interessante e si capisce che vogliono che paghiamo per ottenere i personaggi più forti. Io non ci casco, sinceramente. Anche se i livelli si fanno super difficili, io li completerò con i miei tempi, senza finire in bancarotta. Che senso ha spendere soldi per un gioco che ha veramente poco da offrire?

Evviva il Dio capitalismo.

Speriamo solo che aggiungano qualcosa di nuovo, come i campioni e i villain storici, nonché funzioni aggiuntive. Qualche minigioco non farebbe affatto male.

Se non verrà ampliato, non vedo in questo gioco un futuro duraturo.

Cosa mi è piaciuto:

  • L’idea di combinare squadre con gli allenatori iconici della serie videoludica.

Cosa non mi è piaciuto:

  • Storia poco affascinante.
  • Cattivi mosci e senza personalità.
  • Il poter utilizzare come pokémon personale solo Pikachu.
  • Poca varietà.

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RedNerd Andrea

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