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Michael Myers in Halloween Kills

“Halloween” è una delle serie più importanti, nel panorama horror, in particolare quello slasher: i tanti capitoli, usciti nel corso degli anni, non sono mai riusciti a eguagliare la qualità del capostipite del 1978, ma hanno comunque contribuito a stabilire il franchise, rendendolo uno dei più influenti di sempre.

Il film precedente, uscito nel 2018 (potete leggere qui la mia opinione: https://www.nerdtalks.it/2021/11/03/halloween-2018-il-vero-ritorno-di-laurie-strode/), ha, a mio parere, riportato in auge la bellezza dei primi titoli, dopo sequel, prequel e remake discutibili. Dunque, avevo delle aspettative altine, riguardo l’ultimissimo capitolo “Halloween Kills”.

Nonostante alcune esagerazioni, “Halloween Kills” continua sulla strada giusta, regalandoci un Michael Myers più brutale che mai e una Haddonfield che non è mai stata così in pericolo.


Trama: Laurie, aiutata da sua figlia e da sua nipote, è riuscita a uccidere Michael Myers una volta per tutte. Mentre il resto del paese continua a festeggiare Halloween, all’oscuro degli ultimi terribili avvenimenti, la donna può finalmente concedersi del riposo. Tuttavia, proprio quando sembra essere tutto finito, Michael Myers torna a spargere sangue…


Diretto da David Gordon Green, “Halloween Kills” è un film slasher americano e rappresenta il dodicesimo film appartenente al franchise.


Nuovi arrivi e ritorni dal passato

Il cast di questo film è nutrito e comprende personaggi già conosciuti e alcune new entry.

Ogni sopravvissuto del film precedente, ovviamente, ritorna in questo sequel, ovvero le tre grazie Strode: nonna Laurie (Jamie Lee Curtis), mamma Karen (Judy Grier) e la giovane Allyson (Andi Matichak).

Ritornano anche Cameron (Dylan Arnold), l’ex fidanzato di Allyson, e lo sceriffo Barker (Omar Dorsey).

Ahimè, torna anche l’inarrestabile Michael Myers (interpretato, ancora una volta, da due attori: James Jude Courtney e Nick Castle)

A essi si aggiungono diversi personaggi apparsi nel primissimo “Halloween”, quasi tutti interpretati dai loro attori originali. Prima di tutto ci sono Tommy Doyle (Anthony Michael Hall) e Lindsey Wallace (Kyle Richards, stessa attrice del 1978), i due bambini a cui Laurie e l’amica Annie (vittima poi di Myers) facevano da babysitter durante la fatidica notte del 1978.

Inoltre, vi sono Marion Chambers (Nancy Stephens, stessa attrice del primo film), un tempo assistente del Dottor Loomis; Leigh Brackett (Charles Cyphers del primo film), un tempo sceriffo di Haddonfield e padre di Annie; Lonnie Elam (Robert Longstreet, diverso dal primo film), padre di Cameron e un tempo colui che bullizzava Tommy.

Tra i personaggi nuovi, abbiamo Vanessa (Carmela McNeal) e Marcus (Michael Smallwood), due coniugi che aiutano i protagonisti nelle ricerche per stanare Myers, i nuovi proprietari di quella che un tempo era la casa dei Myers, Big John (Scott MacArthur) e Little John (Michael McDonalds), e Lance (Ross Bacon), un paziente fuggito dallo stesso ospedale psichiatrico di Myers.

Ultimo, ma non meno importante, è l’agente Hawkins (Will Patton), apparentemente morto nel film precedente, ma figura chiave per capire meglio alcuni elementi inediti della notte del 1978.

Ci sono molti personaggi, ma ognuno di essi è ben caratterizzato.

Laurie è cazzutissima come sempre, ormai è diventata simile a un mix tra Sarah Connor e Terminator. Essendo rimasta ferita nel film precedente, non la vedremo molto in azione, ma vivremo comunque parte degli eventi attraverso i suoi occhi.

Se Karen rappresenta la più “debole” e sensibile delle Strode, Allyson diventa più simile alla nonna, senza la sua razionalità, però.

Lo sceriffo Barker è ancora più inutile che nel film precedente. Certo, se gli abitanti di Haddonfield sono in mano sua, stanno freschi.

Vedere tanti personaggi del primo film è stato emozionante: abbiamo modo di vedere come sono diventati, dopo quella spaventosa notte di Halloween. Purtroppo non ci viene raccontato quasi niente delle loro vite (grande sbaglio, per me), ma riescono a farci affezionare a loro. Tommy e Lindsey non sono più dei bambini, entrambi sanno bene cosa è capace di fare Michael e sono intenzionati a fermarlo, soprattutto Tommy, diventato molto belligerante, forse anche troppo. Vedere Kyle Richards adulta mi ha fatto sorridere, visto che è maggiormente famosa per essere, insieme a Lisa Rinna e altre, una “Real Housewives of Beverly Hills”, programma trashissimo.

La signora Marion è adorabile e gli Elam sono un po’ tonti (sia padre che figlio), ma umanamente meglio di come erano rappresentati in precedenza. Rivedere persino l’ex sceriffo Brackett, giustamente ancora in cerca di vendetta per la figlia morta, è stato veramente forte.

I personaggi nuovi, nonostante non siano importanti come gli altri, sanno essere simpaticissimi e utili per la storia: i coniugi Vanessa e Marcus sono casinisti, mentre Little John e Big John danno vita a scenette piacevoli. Vedere elementi LGBT rappresentati in maniera normale, non stereotipata, è sempre bello.

Il ritorno di Hawkins mi ha veramente sorpreso e ho apprezzato il modo in cui lo hanno ben inserito nella storia generale, collocandolo anche negli eventi del 1978.

Peccato per il background personale dei personaggi. Caratterialmente, mi sono sembrati ben definiti, ma la loro storia è praticamente inesistente. Perché reintrodurre personaggi che sono rimasti assenti per anni, senza contestualizzarli?


Una notte di Halloween senza fine

“Halloween Kills” è ambientato subito dopo il finale del film precedente, quindi vediamo Laurie che viene portata in ospedale per cure immediate, a seguito dello scontro avuto tra le donne Strode e Michael.

Nel mentre, i pompieri vanno a spegnere l’incendio che sta distruggendo casa Strode, con Michael dentro.

Indovinate chi si rivela ancora vivo e massacra tutta la squadra?

Esatto, proprio Michael.

Ma è immortale? Non vuole proprio morire!

All’insaputa di Laurie, che dorme beata e felice, il serial killer ricomincia a seminare morte e sangue per Haddonfield.

Tuttavia, la cittadina non ha affatto voglia di arrendersi: guidata da Tommy Doyle e gli altri superstiti, si prepara peer affrontare Myers con ogni arma possibile.

Vedremo, quindi, la storia attraverso diverse prospettive: quella delle vittime, quella delle tre Strode, ognuna delle quali reagisce in modo diverso alla nuova piega degli eventi e quella del gruppo di Tommy.

Oltre alla trama principale, avremo modo di rivivere alcuni eventi chiave dell’Halloween del 1978, mai visti prima. Queste parti mi sono molto piaciute, in quanto hanno rafforzato la continuità tra il primo film e questi ultimi sequel, considerati gli unici canonici, ormai.

Il fatto che tutto continui ad avvenire nella notte di Halloween è interessante: nessun salto temporale, ricorda molto “Halloween II” del 1981, ormai non più canonico.

Tuttavia, la storia pecca di mancanza di novità: è un sequel come tutti gli altri e il finale ci riporta allo stesso punto di partenza, ma con molte più morti alle nostre spalle. Forse era meglio finirla direttamente qui, aggiungendo un vero scontro finale, piuttosto che un altro sequel? La risposta la potremo formulare meglio, l’anno prossimo.

Nonostante l’assenza di una vera e propria trama, i colpi di scena sono molti, soprattutto per quanto riguarda gli omicidi: alcuni non me li sarei mai aspettati, soprattutto sapendo già che avremmo avuto un altro seguito.

Onestamente, il rischio che facciano diventare Michael Myers un Terminator immortale è altissimo: in alcuni momenti, lo hanno resto troppo forte da sembrare ridicolo.

Nonostante queste scene un filino trash, l’atmosfera del film è perennemente cupa, piena di tensione e paura. Sono stato un sacco di tempo in preda all’ansia.

Interessante anche il modo in cui viene resa la gestione del panico, tra gli abitanti di Haddonfield: la paranoia e la vendetta possono trasformare persone per bene in carnefici.


Poteva andare peggio, con la sceneggiatura

Nonostante la trama approssimativa e la mancanza di un valido background per vari personaggi, i caratteri sono ben definiti e intriganti e i dialoghi non annoiano per niente. Anche l’andatura del film è resa scorrevole, non c’è stata una scena noiosa.

Non è mai scontata, una sceneggiatura decente in un film horror.


Ce la stiamo facendo sotto, Myers

L’elemento horror è molto buono.

Le uccisioni sono molto creative, alcune delle quali anche veramente cruente. Michael Myers è proprio il ritratto del male. Ormai non uccide più solo con un coltellaccio, ma utilizza ogni cosa nei dintorni che reputa utile. Questo lo rende ancora più pericoloso che mai. Le scene di morte del primo film, prive di sangue, sono un lontanissimo ricordo: ora ogni uccisione è un tripudio di violenza e sangue.

Le scene di paura sono ben fatte, secondo me: non ho notato un uso eccessivo di jump scare, ma il regista ha voluto puntare parecchio sul terrore psicologico. Molte scene fanno venire ansia perché c’è la paura perenne che Myers sbuchi da un angolo della stanza.


Haddonfield non è più un posticino placido e carino

Tra ospedale sovraffollato e case tutt’altro che sicure, vediamo una Haddonfield non più calma e tranquilla. Ogni zona emana angoscia. La casa di Michael Myers, che sia la versione abbandonata del 1978 o quella ricostruita del 2018, rimane l’emblema dell’inferno. Il fatto che tutto il film avvenga di notte non aiuta per niente: c’è un clima perennemente cupo. Mi piace.

La colonna sonora è sempre di ottima qualità. Le tracce incutono il giusto timore, soprattutto nei picchi di terrore.

La sigla dei titoli di testa è sempre la stessa. Alcune modifiche non le impediscono di esercitare, ancora una volta, il suo grande fascino. Non a caso, è una delle melodie horror più famose di sempre.


“Halloween Kills” pone le basi per uno scontro finale molto interessante. Nonostante non ci sia un grande avanzamento di trama, il coinvolgimento emotivo è forte, vista anche la presenza di molti personaggi provenienti dal primissimo film.

La domanda è una sola: era necessario un terzo film? Non si faceva prima a concludere tutto con questo film, magari aggiungendo una mezz’ora aggiuntiva di storia?

Potremo rispondere bene l’anno prossimo, quando uscirà “Halloween Ends”.

Nel frattempo, godiamoci questo bel revival del genere slasher.

(Nella pagina successiva, alcune considerazioni spoiler)

RedNerd Andrea

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